Trasformazione digitale semplice: rilanciare la propria azienda in 5 passi

Se stai leggendo questo articolo, sei un imprenditore che cerca un modo di rilanciare la propria azienda, forse tramite la trasformazione digitale.
Quindi voglio chiederti subito: come va la tua azienda?

Se hai cercato le parole chiave di questo articolo, posso anche immaginare che la tua azienda abbia visto tempi migliori, o che sia arrivato il momento di espandere gli affari ed aumentare il fatturato.
Se questo è vero, voglio rassicurarti su una cosa: stai facendo bene, e ne sono sicuro perché ti stai documentando per migliorare la tua azienda, e troverai, in tutto il web, consigli su come investire in pubblicità con un budget minimo, come trovare nuovi clienti, dove andare a cercarne di nuovi.

Se invece stai iniziando una nuova impresa, beh, ti troverai anche tu a questo punto, e sarà meglio arrivarci preparati.

In questo articolo troverai 5 passi per migliorare, rinnovare e perfezionare la tua azienda. Si tratta di passaggi essenziali ma spesso sottovalutati, o affrontati nel modo completamente sbagliato. Troverai delle spiegazioni approfondite con un esempio diverso per ogni punto, e magari ti riconoscerai anche in una delle aziende che descrivo, anche solo per somiglianza di business. Prenditi tutto il tempo che ti serve, o leggi in più tranche, perché avrai bisogno di tutti questi passaggi, possibilmente in ordine, per far decollare i tuoi affari.
Iniziamo!

Nota bene: questa guida non ti serve davvero. Se stai cercando delle soluzioni pratiche per la tua azienda e vuoi cercare di fare da solo, stai perdendo tempo che puoi dedicare al tuo core business e a quello che devi fare davvero per la tua azienda. Ti serve parlare con un esperto che trova la soluzione su misura per te. Prenotala subito qui.

1. Capisci chi sei e scegli chi vuoi essere, ma senza strafare

Lo so, la tua azienda è avviata, ha già un nome, magari un sito e il business, ma qui si gioca la partita più importante. Se questo non è il primo articolo che leggi, ti sarai imbattuto in molti (e fidati, ce ne sono moltissimi) articoli su: brand persona, value proposition, brand statement ecc… Questi articoli avevano ragione, in un piano di creazione di una azienda da zero, e quindi non è il tuo caso… a meno che tu non abbia saltato il passaggio. Noi chiamiamo questo passaggio “Manifesto”, ossia la creazione di un documento sempre vero da appendere in ufficio e da consultare quando si hanno dei dubbi.

Non è tardi per rimediare però. Il rebranding, ossia “far ripartire da zero il tuo brand con una identità rivista” è una possibilità concreta: si può fare un rebranding temperato, magari rivedendo solo il logo e qualche colore, o uno più deciso in cui si passa anche al motto, a una serie di testi che accompagnano tutte le brochure o le telefonate ai clienti.

E ricorda: anche aziende grandi con un fatturato in positivo fanno rebranding, e non solo per fare notizia, quindi se senti di aver bisogno di digitalizzarti o modernizzarti un po’ non aver paura: ne trarrai dei benefici, anche se vendi mobili antichi (paradossalmente).

In ogni caso: capisci le cose che ti servono di più e che non vuoi/puoi cambiare (il nome della tua azienda, il colore del locale, la storia del tuo libro) e soprattutto cosa vuoi diventare: la pizzeria più buona di Pescara, il libro più venduto del mese, l’atelier di abiti da sposa più in voga della tua città ecc… poi parliamo insieme del resto, è inutile decidere già quale foto vuoi sul menu o sulla copertina di Facebook se poi capiamo che c’è bisogno di uno shooting fotografico nel tuo locale.

2. Diventa social (e digital) sfruttando la tua rete

“Come ti sei trovato nel nostro studio di fisioterapia? Scrivicelo su Twitter, e seguici anche su Reddit, Tumblr, Snapchat e Tik Tok”. Ma anche no!

Forse ti serve una strategia SEO prima di tutto, dei video su YouTube e Facebook se sei bravo, e magari un profilo Instagram se lavori con atleti, ballerine e modelle e vuoi ampliare quel target.

Gestire, ottimizzare e far crescere un profilo su un determinato social richiede sudore, tempo e denaro, quindi a meno che tu non abbia una impresa globale multitarget che deve essere sempre presente (se non altro per rispondere alle critiche) e un esercito di social media manager, scegli dove puoi crescere in base a tre linee guida:

2.a Dove viene cercato il tuo servizio?

Se fai fisioterapia, se sei un commercialista o un avvocato, sicuramente avrai bisogno di comparire nei primi risultati di Google, se non altro in una determinata zona.

2.b Dove sono i tuoi potenziali clienti?

Come dicevamo, se sei convenzionato con una scuola di danza, le ballerine le trovi su Instagram (lo so bene io che ho lanciato qualche anno fa @_camillamancuso_), se sei un commercialista i tuoi clienti freelance avranno LinkedIn, e in generale la maggior parte hanno Facebook (dove le inserzioni funzionano meglio).

2.c Dove hai già qualcuno che può aiutarti?

Eh giá. Un’opinione impopolare tra gli strateghi più chic che ti diranno “non invitare tutti i tuoi amici a mettere mi piace alla pagina”. Ma se fai fisioterapia c’è una sola categoria di persone che non devi invitare: i fisioterapisti! Soprattutto se hai appena lanciato la tua pagina.

E perché magari i tuoi amici o familiari non dovrebbero condividere il primo spot della tua azienda, aumentando le visualizzazioni e interazioni e rendendo quelle stesse persone vittime del pixel di retargeting di Facebook?

Se questo ultimo passaggio non lo hai capito, va tutto bene, è per questo che puoi rilassarti e far lavorare me al tuo progetto!

Sei a metà strada, non smettere ora di leggere!
Se hai bisogno di una mano con il rilancio della tua azienda, contattami subito!

3. Fai pubblicità, ma quella giusta!

Eh giá, hai aperto un concept store di abbigliamento e calzature di design su Instagram e ti ritrovi like da ogni paese tranne che dalla tua cittá. Succede, perché magari sbagli hashtag, hai comprato follower, ti seguono dei bot ecc… Di certo non ti servono 100 like di persone sbagliate o profili finti: il tuo obiettivo è vendere le scarpe, mica farle diventare delle micro-influencer!

È arrivato il momento di scoprire il magico mondo della pubblicità, advertising, adv o ads per dirlo con il linguaggio del settore, ma non su una rivista o su un canale regionale semi sconosciuto, ma su Google (che contiene anche YouTube) e Facebook (che contiene anche Instagram). Sono strumenti semplici per farti spendere soldi, meno semplici se vuoi guadagnarli. Molti clienti infatti mi hanno detto, ai primi incontri: “ho messo in evidenza i post ma non ho venduto nulla”. Per un anno intero mi sono occupato solo di Facebook Ads, e ho passato i primi sei mesi a scoprirne i segreti, il funzionamento strategico e tutti i meccanismi che fanno decollare o crollare una inserzione pubblicitaria. Avventuratevi da soli solo se sapete cosa fare!

In ogni caso, magari scoprite che le persone cercano su Google il vostro tipo di attività, quindi avete bisogno di comparire primi nei risultati (sia nei risultati sponsorizzati sia in quelli normali) oppure non avete mai sistemato la vostra pagina Google My Business e le persone non vi trovano nella viuzza dove siete, e ci sono una serie infinita di impostazioni che potreste utilizzare tra cui il non far vedere la vostra pubblicità a proprietari di altri negozi, ma la veritá è una sola: ci sono tante, troppe attività lá fuori, come per i siti web, e la vostra sará visibile solo se a) viene vista per prima da tutti b) cattura la gran parte delle persone che la vedono.

4. Promuoviti con gli eventi

L’evento è una forma di comunicazione evergreen per il 99% delle aziende, e ha infinite forme. Se ti occupi di colori industriali infatti l’Open Day non ti serve, ma ti serve colorare un’installazione al centro di una cittá con relative PR e uscite sui quotidiani.
Forse pensavi che una cosa del genere non fosse un evento vero e proprio, e ora ti stai ricredendo, vero?

Per quanto pensare laterale sia il primo passo per organizzare un evento di successo, devi avere tutto sotto controllo: timing, contatti, scadenze, devi strigliare i fornitori, inviare e inoltrare comunicazioni a tutti, compreso scrivere il comunicato stampa e tante altre cose che mi terrorizzano al solo pensiero. Per questo gli eventi di REC li organizza Giulia, che fa la project manager di mestiere!

5. Aggiusta in corso d’opera, sapendo che stai facendo bene

Nessuno ha la verità assoluta, e tutti sbagliamo. Il successo viene dopo cento fallimenti, bla bla bla… insomma, nel tuo ristorante hai deciso che ogni mese introduci un nuovo piatto (e ti ho suggerito come aggiungerlo al menu senza doverlo ristampare da capo) e dopo sei mesi in cui i clienti aumentano con i piatti nuovi improvvisamente ti ritrovi con una recensione negativa sull’ultimo piatto appena aggiunto.

Panico.

No, quale panico, rispondiamo insieme alla recensione, lo invitiamo a tornare per il prossimo piatto e poi amici come prima.

Ha funzionato per sei mesi questa strategia, e ora non funziona più, quindi si cambia: dal prossimo mese eventi tematici con chef ospiti.

Vale per il ristorante, vale per qualsiasi altra attività, me compreso.

Non è forse questo il bello? Crescere, adattarsi, cambiare e inventare cose nuove? Se rimani sempre uguale prima o poi smetti di crescere. “Aggiustare in corso d’opera” è sbagliata come espressione. Non si aggiusta niente, si migliora e basta!

Insomma, hai letto questo all’apparenza infinito articolo, per cui meriti un recap da copiare e incollare o trascrivere:

  • Scopri chi sei e dove vuoi andare, anche a costo di “rivederti” un po’.
  • Apriti al mondo social, sfruttando quello in cui puoi essere più forte e dove troverai i clienti, anche tramite pubblicità ed eventi.
  • Migliora costantemente e (aggiungo) sfrutta i dati in tuo possesso per fare questo.

Ora va’, e affronta il mondo.

E se ti serve una mano scrivimi!

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